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- Angiologo - Master Universitario di II livello in Angiologia e Diagnostica Vascolare conseguito presso Policlinico Universitario "A. Gemelli" - Roma
- Dirigente Medico di I livello presso UOSD di Angiologia presso Ospedale Belcolle (VT)
- Angiologo presso UOSD di Angiologia del Policlinico “A. Gemelli”
- Medico specialista in Geriatria e Gerontologia (Università Cattolica del Sacro Cuore - Policlinico Universitario "A. Gemelli" - Roma)
Fin dalla formazione universitaria, maturata nel contesto estremamente stimolante del Policlinico universitario "A. Gemelli" di Roma, che mi ha dato la possibilità di trattare e seguire un vastissimo numero di pazienti affetti dalle più diverse problematiche, mi sono sempre interessato del paziente anziano complesso e in particolare della problematiche vascolari, linfatiche e cardiocircolatorie che lo coinvolgono.
Nel corso degli anni ho avuto modo di specializzarmi in particolare nella malattia venosa (varici, insufficienza venosa, trombosi venosa profonda e superficiale...), l'arteriopatia diabetica (piede diabetico, ulcere, arteriopatia obliterante degli arti inferiori...) ed il linfedema acuto e cronico occupandomi direttamente dell'ambulatorio dedicato al trattamento di tali patologie.
Attualmente sono Dirigente Medico presso la UOSD di Angiologia ospedaliera ed ho modo di valutare quotidianamente moltissimi pazienti (circa 50 al giorno) con patologie vascolari di ogni tipo seguendone direttamente il percorso diagnostico-terapeutico. Ciò mi ha permesso di accumulare una vasta casistica maturando una esperienza trasversale frutto anche di una costante collaborazione multidisciplinare (chirurghi vascolari, radiologi interventisti, diabetologi, cardiologi...).
Ritengo che il successo di qualsiasi approccio terapeutico, specialmente nel paziente anziano e fragile, è necessariamente frutto di un percorso personalizzato e che richiede un continuo dialogo tra il paziente, la famiglia e lo specialista poiché nell'ambito della patologia cronica e non solo esclusivamente tale tipo di approccio risulta efficace e concretamente utile.
Per tale motivo non ritengo utile un modello, purtroppo ormai estremamente diffuso, in cui il medico visita o effettua una prestazione, senza poi ricevere feedback dallo stesso e senza avere ulteriormente contatti personali che possano modificare il percorso intrapreso in base all'evoluzione del quadro clinico e alle condizioni del paziente.
Proprio in virtù di tale convinzione, maturata da una vasta esperienza nel trattamento dei pazienti e supportata dai risultati ottenuti, preferisco non effettuare un numero eccessivo di visite o prestazioni concentrandomi in maniera specifica su quella che è la qualità ed il follow-up, prendendo in carico globalmente coloro che decidono di iniziare un percorso del genere.
Ritengo che questa sia la strada da percorrere perché l'aspetto fondamentale della medicina, oltre il curare, è il prendersi cura, sempre.